Pressione Pneumatici

Pressione troppo alta dei pneumatici moto

Chi si pone alla guida di un veicolo per la prima volta può pensare, erroneamente, di dover semplicemente gonfiare gli pneumatici. L’importante è che non siano sgonfi, giusto? Sbagliato! È importante che non lo siano ma, al tempo stesso, che siano gonfi in maniera corretta. Ogni via di mezzo può comportare seri problemi, soprattutto quando si è alla guida di un mezzo a due ruote, che non vanta la stessa stabilità di un’automobile.

Gonfiare eccessivamente gli pneumatici della moto può comportare le seguenti problematiche:

  • Aderenza minore tra il battistrada dello pneumatico e la superficie sulla quale si viaggia, sia essa asfalto o terreno (nel secondo caso una perfetta pressione delle gomme è ancora più importante, considerando la natura irregolare del percorso);
  • Minor comfort. In molti dimenticano la funzione ammortizzante degli pneumatici. Nel caso in cui questi non risultino perfettamente gonfi, si otterrà un minor assorbimento delle asperità del terreno sottostante;
  • Il proprio battistrada inizierà a consumarsi in maniera irregolare. A pagarne le conseguenze sarà soprattutto la sezione centrale degli pneumatici. Ciò vuol dire dover intervenire prima del dovuto e pagare per una sostituzione. In breve, una scarsa cura della propria moto comporta un esborso economico evitabile;
  • Aumenta il rischio di rottura del cerchio, qualora si dovesse urtare contro un altro oggetto. Che ci si scontri con il marciapiede, un sasso o un altro veicolo, uno pneumatico eccessivamente gonfiato non rappresenta una tutela adeguata per il cerchio della propria moto.

Pressione troppo bassa dei pneumatici moto

La pressione irregolare degli pneumatici della moto rappresenta un potenziale pericolo nel caso in cui risulti troppo alto o bassa. Il rischio maggiore viene corso però in questo secondo caso. Ecco, infatti, quali sono le problematiche cui è possibile andare incontro:

  • Si percepisce alla guida un peso eccessivo del mezzo, che diventa, dunque, di difficile gestione;
  • Il proprio battistrada inizierà a consumarsi in maniera irregolare. A pagarne le conseguenze sarà soprattutto la sezione laterale. Il repentino danneggiamento dei “fianchi” comporta un intervento anticipato da parte del proprietario, con un esborso economico dovuto alla sostituzione di una o due gomme;
  • L’appesantimento della moto, per così dire, comporta un maggior consumo di carburante. Il mezzo deve infatti produrre uno sforzo maggiore per garantire il movimento del veicolo;
  • È possibile verificare un’improvvisa perdita di aderenza della moto. Tutto ciò può comportare un elevato rischio di incidenti, dal momento che il controllo del mezzo risulta essere molto più difficoltoso, soprattutto in determinate condizioni meteo.

Guida alla pressione corretta dei pneumatici moto

Come detto, la pressione corretta delle gomme della propria moto è riportata all’interno del libretto di uso e manutenzione. A seconda del peso e del periodo dell’anno è però necessario tener conto di leggere variazioni.

In inverno si consiglia sempre di aumentare la pressione degli pneumatici della moto di 0,1-0,2 bar, partendo dalle indicazioni ufficiali della casa di produzione. Il motivo è facilmente spiegabile. Temperature più rigide rendono inferiore il divario di pressione fra pneumatico “freddo” e “caldo”. Discorso inverso in estate. In questa fase dell’anno, infatti, si dovrebbe diminuire di 0,1-0,2 bar. Ciò è dovuto al fatto che gli pneumatici tendono a scaldarsi maggiormente durante l’utilizzo. L’aria all’interno della gomma tende dunque a espandersi più del solito.

Occorre tener conto anche della tipologia dello pneumatico utilizzato e l’impiego che si fa, tendenzialmente, del mezzo. Nella maggior parte dei casi la pressione ideale di una “gomma da strada”, montata su una moto adatta alla guida quotidiana, varia tra 1,9-2,3 bar (anteriore) e 2,1-2,6 bar (posteriore).

Leggermente differente il discorso relativo alle “gomme sportive”. In questo caso si fa riferimento a pneumatici adatti a grandi velocità. Basti pensare all’utilizzo in pista. In casi del genere la struttura è studiata per riuscire a sopportare pressioni di gonfiaggio più basse. Ciò è consentito da una carcassa più rigida del solito, con un raggiungimento di temperature ben più elevate, una volta toccate determinate velocità. Generalmente il livello di pressione è molto basso, fino a 0,4-0,5 bar rispetto a quanto si regoli normalmente con le gomme da strada, per quella anteriore, e 1,5 bar per quella posteriore.

Come gonfiare le gomme della moto

La prima cosa da fare è conoscere il livello della pressione all’interno dello pneumatico. È necessario avere a disposizione un buon manometro connesso a un compressore. Si deve inserire l’estremità dello stesso nella valvola della gomma a freddo. In seguito si può confrontare il valore riportato con quello già conosciuto, riportato nel libretto di manutenzione. Si può dunque procedere al gonfiaggio, se necessario, risolvendo il problema in poco tempo.

In commercio sono disponibili anche mini compressori portatili, che richiedono maggior tempo ma offrono una comodità enorme in termini di trasporto. Dai modelli collegabili all’accendisigari a quelli con porta USB, fino ai ricaricabili con display digitale. L’imbarazzo della scelta per prendersi cura della propria moto.